La bioedilizia e il comfort abitativo sono diventati uno dei tanti elementi indispensabili del vivere quotidiano. Anche in Italia la corsa verso un modello di appartamento sempre più ecosostenibile è iniziata. Diversi comuni iniziano a fare i conti con la valutazione degli impatti ambientali nel tempo e nello spazio.
Scegliere di costruire in bioedilizia, significa integrare le proprie abitazioni all’interno dell’ambiente naturale. È opportuno applicare un’ottica olistica per garantire un’opera ammirevole anche per il rispetto ambientale.
Il mercato della bioedilizia ha avuto una fortissima espansione in Italia. Di essa fa parte l’edilizia in legno che, secondo l’ultimo rapporto del 2018, nel nostro Paese, ha un fatturato di ben 724 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto al 2017.
Questo perchè il legno, permette il risparmio energetico, ha un bassissimo impatto ambientale, è possibile pre-fabbricarlo e ha doti antisismiche riconosciute.
Secondo gli esperti del settore non sono lontani i tempi in cui vivremo in case in legno costruite in pochi giorni e resistenti ai terremoti.
Bioedilizia in Italia. La tendenza è già affermata, tant’è vero che già diverse aziende in Italia le producono e la richiesta è ritenuta soddisfacente.
Dal Rapporto di Federlegno il mercato delle case in legno sta crescendo sempre di più. L’ago della bilancia tra edificato tradizionale ed edilizia in legno ha iniziato a spostarsi, nel 2017, sette case su 100 vengono costruite in bioedilizia.
Sembra una cosa da poco, ma non è così, dato che quel 7% sposta un capitale notevole, per un fatturato di settore di circa 700 milioni di euro annui.
Un altro rapporto di Federlegno conferma che i maggiori Costruttori di case in legno si trovano nelle regioni del Nord, a partire dal Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto.
La popolazione richiede sempre più informazioni sulla costruzione di una casa in legno provengono sì da regioni come la Lombardia, ma anche dal Lazio.
È un segnale importante questo e si spera che si sposti in tutt’Italia.